Una tendenza che ogni anno diventa sempre più preoccupante, e soprattutto un classe dirigente che non si applica abbastanza, o non ha gli strumenti materiali, per un deciso cambio di rotta.
Bagni di Lucca, ma in realtà tutta la valle del Serchio, sta andando incontro a uno spopolamento lento ma inesorabile, con l’inevitabile conseguenza, vista l’assenza di domanda, di continue chiusure commerciali.
Se ci fermiamo solamente al capoluogo, tra il 28 e il 31 gennaio hanno chiuso, e chiuderanno, ben due attività commerciali, e anche nelle numerose frazioni bagnaiole non si respira un’aria migliore.
Si rischia di andare incontro ad uno scenario desolante, in cui anche i servizi di prima necessità disteranno parecchi chilometri e necessiteranno tempo e denaro in più.
I residenti non possono essere di certo contenti per questo continuo impoverimento commerciale, con infelici sorprese sempre dietro l’angolo visto il momento economico tutt’altro che roseo.
In un silenzio pieno di apprensioni e perplessità, il consigliere di minoranza (con la lista Progetto Futuro) Claudio Gemignani ha deciso di esprimere il proprio parere attraverso un video, girato proprio lungo la strada che vedrà le chiusure, pubblicato sui propri canali social.
Gemignani non può che constatare la situazione precaria dei commercianti bagnaioli, lanciano un accorato saluto a coloro che hanno dovuto chiudere, con la speranza di rivederli presto impegnati in altre attività.
“Un negozio ha chiuso sabato, e un altro chiuderà domani. Non può che essere una notizia triste per Bagni di Lucca e per il comune tutto, anche perché si trattavano di realtà storiche che hanno contribuito allo sviluppo del paese. Ogni volta che un commerciante chiude assistiamo a una doppia perdita – afferma Gemignani – poiché abbiamo sia un impoverimento sociale ed economico del nostro territorio ma anche un doloroso addio a persone che abbiamo avuto il piacere di conoscere e apprezzare da un punto di vista di umano. È una sconfitta su tutti i fronti, inutile aggiungere altro: il capoluogo si svuota, così come le frazioni, e il territorio non può che soffrirne. La gente, ad un certo punto, non può che andarsene. Tutti i negozi sono importanti, non solo quelli di prima necessità, e sono un bene per l’individuo e la comunità. Non posso che augurare il meglio a chi ha dovuto chiudere, sperando in una nuova e pronta ripartenza”.
Ma è davvero impossibile frenare, o perlomeno tamponare, questa moria di attività? Per il consigliere si tratta di un compito difficile, ma su cui si può riflettere per sviluppare proposte concrete in grado di supportare i commercianti.
C’è da rimboccarsi le maniche, sentenzia il consigliere, con un dialogo e un lavoro che sappia coinvolgere tutta la politica bagnaiola, e non solo una parte, e i negozi del territorio.
“Pensa che la politica possa dare un grossa mano per arginare questo impoverimento, ma è necessario scardinare questo silenzio e trovare il coraggio di ammettere che si può fare di più. Voglio fare un appello all’amministrazione – afferma Gemignani – per evitare divisioni, e lavorare tutti assieme per il bene del paese. Le critiche e gli attacchi avvenuti nei vari consigli comunali sono pratiche che non aiutano e che di certo vanno messe da parte. È necessario invertire la rotta, e aiutare i commercianti in questi periodi burrascosi: sono capitani coraggiosi, ma senza un sostegno rischiano di veder sfumare progetti e scommesse. Potremmo partire da tasse e imposte agevolate, e organizzare più eventi sul territorio coinvolgendo i commercianti. La tassa di soggiorno? Non penso che sia la soluzione – conclude il consigliere – a cosa serve una tassa in più se non riusciamo ad aggiungere niente, o implementare i servizi preesistenti? Si può pensare e agire diversamente: Bagni di Lucca si merita altro”.