Ce n'è anche per Cecco a cena
Prima italiani, poi tutto il resto: l'eredità del 25 Aprile dovrebbe stare solamente lì
Anche questo 25 Aprile è passato. Con le sue solite cerimonie assolutamente inutili e, soprattutto, scarsamente frequentate, in particolare, dai giovani che hanno, sicuramente, qualcosa di meglio da fare che ricordare cosa accadde quasi un secolo fa e grazie al quale possono godere di quella libertà che, altrimenti, difficilmente si sarebbero potuti permettere. A Sinistra sembra ieri, pare, cioè, che la guerra civile e il secondo conflitto mondiale, per l'Italia, siano realmente terminati una settimana fa tanti sono la rabbia, l'odio, il rancore, l'ardore con cui celebrano una ricorrenza che definire politicamente strumentalizzata sarebbe un eufemismo. Poi, a pensarci bene, che a celebrarla siano dei politici o anche dei politicanti, la razza meno pura e coerente che c'è, è davvero buffo. Il problema, del resto, sta tutto o quasi sui banchi di scuola, dove insegnanti ignoranti e incapaci, a malapena riescono a far stare gli studenti in classe o, nel migliore dei casi, a farli appassionare alle materie che dovrebbero conoscere. Allora, siccome non si è in grado di far amare ciò che si dovrebbe insegnare, si ricorre a tutto ciò che con la scuola non c'entra alcunché: convegni, testimonianze non si sa bene di chi visto che, ormai, sono tutti morti, appelli ad associazioni che si autodefiniscono antifasciste in un periodo storico in cui, il fascismo, si fa fatica a trovarlo persino a Predappio. Battute a parte, ci tocca leggere e apprendere, con un po' di ironia, che sono diventati tutti professori e che tutti sono capaci di insegnare che cosa sia stato il fascismo e perché, adesso, a 80 anni di distanza, dovremmo averne ancora paura per evitare che si ripresenti. Addirittura, qualche imbecille tenta di spacciare le giuste rivendicazioni identitarie dei popoli come una sorta di Nuovo Fascismo da cui guardarsi e da combattere. Non solo imbecilli, anche idioti e in malafede. Purtroppo l'ignoranza è una brutta bestia, soprattutto, quando la si trova tra chi, al contrario, pretende di essere sapiente...

Come ci piacerebbe sputare in faccia ad Elly Schlein...
Lo abbiamo detto e ripetuto milioni di volte. La Sinistra mira alla devastazione e alla distruzione identitaria del nostro Paese. Essa è, per definizione oseremmo dire, contraria ad ogni forma…

Ayatollah assassini, i comuni di Castiglione e Coreglia contro la repressione di donne e libertà in Iran
Può anche darsi che commettiamo un errore e, nel caso, ci scusiamo con i diretti interessati. Tuttavia non abbiamo potuto non rilevare la presa di posizione di due comuni, Castiglione Garfagnana e Coreglia Antelminelli, che hanno preso una posizione decisa, per quel poco che vale e per quel poco che serve, contro ciò che sta avvenendo in Iran dove la libertà di espressione e manifestazione non solo sono costantemente violate e represse, ma dove si uccidono adolescenti, uomini e donne solo perché non rispettano le follie dell'Islam. E' bene, inoltre, sottolineare che non si tratta dell'Islam fondamentalista del Califfato e dell'Isis, ma qualcosa di molto simile che si chiama Islam e basta a dimostrazione che per quanto si cerchi di trovare un volto umano a questa posizione ideologico-storico-religiosa, inevitabilmente non ci si può non rendere conto che essa fa a cazzotti, sempre e comunque,m con l'Occidente, i suoi valori, i suoi principi costituenti, i suoi desiderata. Fanno finta di non vederli, ovviamente, a sinistra e anche a destra non è che sono delle aquile, tutt'altro. Se quello che sta succedendo nel paese degli ayatollah assassini accadesse in un qualsiasi paese cattolico, si griderebbe al fascismo, al ritorno del nazismo e si voterebbero risoluzioni di condanna all'interno delle assise degli organismi sovranazionali che non servono e non serviranno, letteralmente, ad un cazzo e perdonateci la brutalità. Bene, quindi, ha fatto il consigliere di maggioranza alle politiche culturali Roberto Tamagnini di Castiglione Garfagnana a fare propria la mozione della Regione e portarla al voto, unanime, in consiglio comunale...

Noi non vaccinati orgogliosi di essere stati disubbidienti
Lo dice anche il professor Crepet: insegnate ai ragazzi ad essere disubbidienti. Certo, non bisogna generalizzare, ma, almeno per quanto ci riguarda, non abbiamo mai avuto, sin dalla più tenera…

Giorgia Meloni, una vittoria senza essere spalla di nessuno e senza... sdoganamenti. Crollo della Lega
Questa volta non sono stati la spalla di nessuno. E nemmeno hanno avuto il bisogno di essere sdoganati da un qualunque Berlusconi d'accatto. Questa volta hanno fatto tutto da soli, aiutati dalla miopia di una classe politica senza alcuna capacità interpretativa dei reali bisogni, emotivi ed effettivi, delle masse e, soprattutto, degli italiani. Aveva ragione Ida Magli, quando si calpesta l'identità di un popolo, quando si annienta ogni anelito di appartenenza e di coscienza nazionali, inevitabilmente si finisce per scatenare una reazione. Chiamatela, se volete, antropologia o, meglio ancora, essenza dell'uomo, la bestia stupida di sempre che mai capirà le lezioni del passato. Giorgia Meloni ha trionfato, non soltanto vinto questa tornata elettorale. Impossibile sarà, per un antisovranista come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non darle l'incarico di formare il nuovo governo del paese. A sezioni non ancora completamente scrutinate, il suo partito, Fratelli d'Italia, ha sfondato il tetto del 25 per cento delle preferenze e con un astensionismo di oltre il 35 per cento. Questo significa, in soldoni, che a destra, se avessero votato tutti, avrebbero fatto bingo poiché anche i sassi sanno che a sinistra vanno sempre tutti a votare. Se Giorgia Meloni è e sarà la prima premier donna in Italia - così da inchiodare al muro i beceri che, se al suo posto ci fosse stato Salvini, avrebbero scatenato la rivolta - non si può non registrare il crollo, devastante, incontestabile, inconfutabile della Lega di Matteo Salvini, unico vero responsabile di una disfatta annunciata da tempo da quando, cioè, aveva accettato di rinunciare a essere coerente con quanto era andato dicendo da anni alleandosi, al governo, con Mario Draghi e le altre forze sovranazionali...

A Bagni di Lucca il centrodestra si è dato le martellate sui coglioni
Avremmo voluto e dovuto scrivere questo commento nell'immediatezza della sconfitta elettorale patita dal centrodestra a Bagni di Lucca tante erano la rabbia e la delusione per una sconfitta annunciata e, paradossalmente, cercata e voluta a tutti i costi da una coalizione che coalizione non era né è mai stata e che, frantumandosi, in un comune dove non era previsto il ballottaggio, avrebbe inevitabilmente favorito il centrosinistra o chi per lui. Purtroppo il tempo è tiranno e, per di più, avremmo corso il rischio di andarci giù pesi: come si può, infatti, correre alle elezioni comunali sapendo già che si sarebbe perso? Se non erriamo, tre liste di centrodestra a contendersi cosa?, le briciole?, con quella capitanata da Frigo per Fratelli d'Italia che non ha prodotto granché se non un misero posto di consigliere comunale o forse più, perdonateci, ma non teniamo il conto. Come è possibile che si possa gettare al vento la chance di una vittoria che avrebbe permesso a Bagni di Lucca di risollevarsi o, quantomeno, di provarci, da una mediocrità che non conosce, a quanto sembra, confini? La vicenda delle terme è emblematica di un paese che ha perso tutto o quasi se non i suoi abitanti che, evidentemente, si accontentano...
Le Gazzette non saranno il Washington Post, ma anche loro, a volte e come le formiche, si incazzano...
Avete presente i concerti di musica leggera o gli spettacoli che, in estate, vengono organizzati nelle varie location delle località della costa e non solo? Bene, è ovvio che in…

Quanti soldi prende l'Anpi dallo stato e, soprattutto, quanti partigiani conserva al suo interno? A Bagni di Lucca un documento che non si può né si deve firmare
Querelateci o presentate un altro esposto, l'ennesimo, contro di noi all'ordine dei giornalisti. La classifica piange da tempo e un altro conflitto disarmato contro chi cerca di strumentalizzare la Storia di questo sfasciato Stivale per fini elettorali può essere, per noi, solo motivo di orgoglio e di vanto. A Bagni di Lucca la candidata a sindaco Annamaria Frigo viene avvicinata e le viene consegnato un documento da sottoscrivere a dimostrazione del suo antifascismo e del suo spirito democratico, antirazzista e chi più ne ha più ne metta. Il documento dell'Anpi, associazione nazionale partigiani d'Italia, da sempre creatura vicina al partito comunista italiano e che riceve sostanziosi e sostanziali fondi dallo stato non si capisce bene perché visto che la guerra è finita quasi un secolo fa e del fascismo, pare, ci siano tracce solamente negli ex manicomi criminali o giù di lì che, tra l'altro, non esistono neanche più. Leggiamo alcuni passi del foglio definito, nella premessa, proposta di dichiarazione antifascista sottoposta ai candidati sindaci e ai candidati consiglieri comunali alle elezioni di Bagni di Lucca. Secondo l'Anpi queste elezioni avverrebbero in un momento in cui è in atto nel nostro paese un tentativo di negazionismo, di revisionismo e di riabilitazione del fascismo e del nazismo da un lato e, dall'altro, un attacco ai valori dell'antifascismo, della Resistenza e della Costituzione...
Base militare a Coltano uno schifo oltre a una vergogna: l'Italia solo un satellite degli Stati Uniti e della Nato
Ci viene quasi da vomitare. Per anni la Sinistra - ma dov'è, oggi, la Sinistra? - ci ha sistematicamente frantumato i testicoli protestando, giustamente, contro l'indiscriminato aumento delle spese militari, contro la proliferazione nucleare, contro le basi Nato in Italia. E, adesso, invece, ecco che il governo di Mario Draghi, questo occhi di cernia sdraiato sulla linea servile della Nato e degli Stati Uniti cosa fa? Si prostituisce, letteralmente, all'aumento delle spese militari, a favore degli uomini con le stellette dei quali noi, qualunque divisa indossino, abbiamo sempre diffidato. Sempre. E sapete perché? Perché quando indossi una divisa, qualunque essa sia, firmi un patto con cui abdichi all'intelligenza, all'autonomia di pensiero, all'indipendenza di giudizio e osservi solo una regola: obbedire e aggiungici anche il crede e il combattere non indispensabili, ma conseguenti. L'Italia non è più un Paese sovrano, è solo un satelliote degli Stati Uniti e dell'Unione Europea ed è convinto che solo se resterà sotto l'ombrello a stelle e a strisce o sotto quello di qualche organismo sovranazionale, potrà restare tranquilla e non rischiare l'invasione (sic!) della Russia. Si, perché adesso i russi sono tornati a far paura come quando, in epoca sovietica e comunista, si dice che mangiassero i bambini. Ridicoli. Ovvio che da una Russia governata da un ex ufficiale del Kgb ci sia ben poco di buono da attendersi, visto che sta deportando - 'sport' in grande spolvero sin dagli dell'epoca staliniana - i poveri ucraini in Siberia e nei punti più lontani del proprio territorio così da sradicare ogni senso di identità e appartenenza...

L'Unione Europea, un cappio al collo che ci uccide. Di Covid non parla più nessuno, ma c'è gente sospesa e senza lavoro: loro non sono ucraini, ma italiani, ma frega qualcosa a qualcuno?
In questa sorta di follia collettiva fomentata, esattamente come il Covid, dalla politica e dai politicanti del Pensiero Unico Dominante, sono in pochi, pochissimi quelli che cercano di aprire gli occhi, usare il cervello e pensare al futuro. La guerra in Ucraina ha ulteriormente annebbiato le menti e sembra davvero di essere tornati ai tempi della Guerra Fredda. Contenti gli americani, ovviamente, democratici in primis, che hanno una nuova ragione per vivere, con la Russia che è tornata ad essere il diavolo in persona e il nemico da abbattere a tutti i costi. Putin, del resto, non piace e non è mai piaciuto proprio per quel suo modo di essere così diretto, addirittura brutale, per di più amico di Silvio Berlusconi e, si sa, a queste latitudini, ma anche a quelle europee ciò è imperdonabile. Inoltre è assolutamente contrario alla teoria Gender, non ama le adozioni e i matrimoni per persone del medesimo sesso - e ha ragione - è un sovranista e tradizionalista convinto - e ha ragione anche in questo - ragiona negli interessi del popolo russo o di quelli che lui ritiene essere tali. Vorremmo solo far notare che dopo il crollo del muro di Berlino la Russia ha rischiato, realmente, di scomparire come entità politica e anche geografica oltreché economica. Merito anche suo se ciò non è avvenuto. E' un dittatore? Certo, lo è in buonissima parte e del resto proviene dalle file del Kgb che è la Cia in versione russa ed ex sovietica. Ha, anche, un robusto pelo sullo stomaco e non ama chi lo contraddice...