1-1
AMICI MIEI: Bacci, Passaretta, Bellini, Ortega, Gaggioli, Campionini, Risolo, Vezzosi, Simeone, Lanzilli, Tarantino. A disp.: Sina, Gaggini, Acoraro, Tesi, Maglio, Nardi, Todoran Claus, Maarouf, Bicchieri. All.: Matteo Capecchi
PIEVE FOSCIANA: Petroni, Ghiloni, Cavani, Tognarelli, Pietrazzini, Turri A., Bachini A., Giovannetti, Corvi, Fambrini, Febbrai. A disp.: Salatti, Rocchiccioli, Ori, Bachini M., Mangio G., Mangio, Bertolla. All.: Marco Cenderelli
Arbitro e Assistenti: Manuel Erriquez (Firenze) / Asia Giovanili (Arezzo), Giovanni Battista Picinotti (Arezzo)
Marcatori: 1’ pt Lanzilli (A), 44’ pt Fambrini (P)
Più forte di tutto, anche dei numerosi infortuni che ormai si ripetono da tutta una stagione. Il Pieve Fosciana, dopo lo stop di una settimana fa contro il Valdinievole, riprende la sua marca verso la salvezza strappando un punto importantissimo contro gli Amici Miei.
La classifica non può certamente lasciare soddisfatti (il Pieve è tornato a occupare l’ultimo posto assieme al Capezzano Pianore), ma playout e salvezza diretta distano solo, e rispettivamente, uno e quattro punti.
La voglia di provarci fino all’ultimo è palese negli uomini di Cenderelli, e si è visto con chiarezza nella partita di oggi, che molti definirebbero la perfetta esemplificazione del “va tutto storto”.
Non passa infatti nemmeno un minuto dal fischio d’inizio dell’arbitro Erriquez che gli Amici Miei sono già in vantaggio con Lanzilli, e successivamente solo un prontissimo Petroni permette ai garfagnini di non affondare parando un rigore.
La situazione è critica, ma quando tutto sembra andare in direzione di una vittoria degli ospiti ecco che Fambrini tira fuori una conclusione imparabile per Bacci al 44’, permettendo così al Pieve di rientrare negli spogliatoio con un pareggio a tratti insperato.
Nel secondo tempo i biancorossi non si fanno più fregare: contengono l’avversario senza sbavature e riescono ad arrivare al termine dei 90 minuti con un punto preziosissimo.
Battaglie di questo tipo non possono che infondere certezze e morale, ma il Pieve è costretto a tornare alla vittoria per non veder sfumare tutto quel che di buono ha portato la gestione di Cenderelli.